Casa dei miei, 18/01/2016
Vivere senza social
 |
Vivere senza social |
Siamo nel 2016 e praticamente tutti i giovani (e non) che vivono nei cosiddetti paesi industrializzati possiedono almeno un account di un social network. Tra i più famosi spiccano sicuramente Facebook, Twitter, Instagram, Badoo, Ask e la lista potrebbe continuare per molto. Con questo post vorrei farvi capire
quali effetti hanno nella nostra vita gli utilizzi dei
social network.
Penso di essere stato tra i primi ad usare Facebook qui in Italia, la scusa era quella del dover fare uno studio scolastico relativo ai social network. Ricordo ancora che molti dei miei amici quasi non sapevano ancora bene cosa fosse e che tutti i pochi iscritti si lamentavano del fatto che la chat funzionasse malissimo. Stiamo parlando di 7/8 anni fa, non di decenni fa (accidenti come cambia in fretta la tecnologia!).
Comunque, su Facebook nel Dicembre 2014 ho anche provveduto a
disattivare l'account (per gestire le pagine Facebook ho un account fittizio senza amici ne nulla) ricordandomi prima di togliere i tag dalle foto, togliere le foto, le condivisioni e tutto, ma proprio tutto. Perché?
Leggi anche:
Smartphone, quanto mi costi
I nostri dati nella rete
 |
I nostri dati tutti in rete |
Il motivo, inizialmente, ma poi ne ho scoperti altri, era quello di non voler dare i miei dati ai futuri proprietari dell'economia mondiale. Si, perché anche se non visibili ai nostri amici virtuali, i nostri dati sono in possesso ai giganti della rete che utilizzano per rivendere le nostre informazioni alle aziende desiderose di
pubblicità mirata. Abbiamo noi stessi consentito a fornirglieli nell'esatto momento in cui ci siamo iscritti. Questo significa che in un futuro breve le tecniche di marketing saranno sempre più mirate a farci cadere nel tranello degli acquisti inutili. Inoltre chiunque, accedendo ai nostri dati, potrebbe sapere ciò che facciamo (per un qualunque motivo) dove siamo e quando (i social network dispongono anche di localizzatori GPS per individuare dove ci troviamo) permettendo a chiunque, con un po di manualità, di fare ciò che vuole della nostra vita e informazioni. Chiunque non è la parola giusta ma avete capito.
Leggi anche:
Quanto tempo perdiamo?
Una vita senza social diventa più social
 |
Le persone sono sempre più divise da piccoli schermi illuminati |
Con il passare del tempo, senza più nessuno che potesse contattarmi in Facebook e senza che io possa comunicare con questo strumento, la comunicazione con gli altri ha assunto maggiore qualità e spessore. Prima grazie alla rete tutte
le persone che erano a me collegate
sapevano tutto di me (anche se non sono mai stato un grande utilizzatore dei social) sia notizie belle che brutte. Quando si incontravano le persone non c'era molto da dire: tanto già sapevano tutto. Senza l'utilizzo dei social network, già dopo alcuni mesi riuscivo ad avere molti più spunti di discorsi e curiosità con cui poter parlare con gli altri, dopotutto quello che succedeva loro, io non lo sapevano in modo istantaneo e viceversa. Così ho riacquistato la libertà di far sapere alle altre persone ciò che volevo. Per esempio se fossi ancora uno studente: se vengo promosso a pieni voti tutti lo avrebbero saputo grazie a Facebook e non avrei avuto la gioia di poterlo dire agli altri personalmente, idem nel caso mi avessero bocciato (anche se qui non c'è gioia). Questo non lo dico perché noi semplicemente mettiamo i nostri dati nella rete, ma anche i propri amici virtuali li inseriscono. Nell'esempio appena fatto, un nostro compagno di classe avrebbe potuto fotografare i risultati scolastici di tutta la classe e pubblicarli online.
Leggi anche:
Come non rimanere a letto
Considerazioni
Non penso che in futuro tornerò a creare profili personali sui social network. Saranno definiti anche social network ma ormai ci rendono solamente molto meno social di quanto dovremmo essere: basta guardare quanti ragazzi/e oggi passano ore e ore davanti quei piccoli schermetti dei loro smartphone solo per passare il tempo e perdendo l'uso della parola verso gli altri. Spesso succede anche quando sono in viaggio e fuori dal finestrino c'è un paesaggio bellissimo. Questo articolo mi è uscito proprio dopo che stavo tornando da un viaggio in treno: due bambini stavano giocando con un tablet mentre il loro padre cercava in tutti i modi di far attirare la loro attenzione fuori dai finestrini per vedere uno splendido tramonto che calava tra montagne innevate. Pensateci bene a cosa potreste perdervi, magari anche potreste NON conoscere nuove persone......ma questo ve lo lascio fare al caso.
Nessun commento:
Posta un commento