Diventare un cuoco
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Diventare un cuoco |
Come iniziare
Iniziamo con il dire che in questo lavoro, un titolo alberghiero può essere davvero utile e spesso indispensabile. Ma vi ricordo che io sono riuscito a svolgere questo lavoro per anni senza aver mai seguito una sola lezione di cucina. Infatti si può aver studiato quanto si vuole, ma in questo lavoro l'unica cosa che realmente conta è l'esperienza. Quindi nel caso non aveste un diploma alberghiero o non aveste fatto un corso di cucina ma volete affrontare questa nuova carriera sempre richiesta, provate a proporvi in qualche cucina come aiuto cuochi o tuttofare. Spesso nelle cucine sono richieste queste figure perché non molto ambite e spesso trascurate e perciò spesso evitate. Ma la verità è che normalmente si inizia da li: vedendo gli altri lavorare davvero ed imparando un po alla volta rimanendo vicini ai cuochi. Anche l'atteggiamento è importante. Dovete cercare di essere curiosi, dinamici e in grado di gestire molte situazioni difficili contemporaneamente. Sembra facile sulla carta, ma nella realtà è una delle cose più difficili da realizzare e quando saremo riusciti nel nostro intento, il diventare cuochi, il nostro lavoro non sarà tanto realizzare le pietanze ai fornelli, bensì gestire tutte le ordinazioni e il personale che lavora sotto le vostre indicazioni. Quando immaginiamo di diventare cuochi, la nostra mente ci fa immaginare sempre il punto di arrivo che non è una cosa del tutto sbagliata. Bisogna però sempre tenere bene a mente che in mezzo c'è un lungo percorso da svolgere con molte difficoltà da superare.
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Reali possibilità
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Trovare lavoro in ristorante |
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Svantaggi
Gli svantaggi, come ogni altro lavoro, non mancano. D'estate lavorare in cucina può essere davvero terribile. Si raggiungono temperature da sauna e finito un servizio si è letteralmente cotti sia fisicamente che mentalmente (sopratutto nel caso sia necessario gestire completamente una linea di piatti e dei camerieri come dicevo). Spesso le paghe per chi è alle prime armi oltre a non essere alte, vengono pagate in voucher. Il discorso voucher non è comunque sempre negativo. Certo, se vogliamo cercare una certa stabilità non è di certo positivo. Però, nel caso questo per voi fosse un secondo lavoro, può essere comodo in quanto sono proventi che sono già tassati alla fonte e quindi per voi sono guadagni ai quali non è necessario rilasciare alcuna dichiarazione a nessuno. Il limite di questo tipo di pagamento in Italia è che il lavoratore non superi i 2000 euro percepiti all'anno presso lo stesso luogo di lavoro. Un altro svantaggio che accomuna tutti i lavori del settore culinario sono gli orari. Non parlo solo di lavorare durante i weekend. Parlo che spesso chi va a fare le stagioni in alberghi o ristoranti al mare, come anche per chi va a lavorare nelle crociere spesso si ritrova ad avere giorni anche con 15 ore di lavoro al giorno. Bisogna valutare, in quanto lo stipendio anche di un semplice aiuto cuoco può arrivare benissimo da 1400 a 1800 euro, ma chiaramente questo potrebbe andare a scapito della nostra libertà, felicità e salute (mentale). Spesso chi svolge questa professione, dopo una certa età, o si mette in proprio oppure è in una posizione di rilievo. Quindi chi non è riuscito nel corso degli anni ad essere "selezionato", dovrà cambiare settore lavorativo.
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Lavorare all'estero
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Lavorare all'estero |
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Considerazioni
Avrei molto ancora da aggiungere in questo post in quanto il tema è davvero immenso. Spero abbiate apprezzato il fatto che non ho voluto concentrarmi su come si cucina o quali sono le migliori tecniche e consigli in quanto il mio scopo non è quello di diventare un "professore" di cucina ma quello di fare capire a chi sta ancora cercando lavoro che i lavori esistono, bisogna sapersi mettere in gioco, essere flessibili rispetto al proprio passato (se c'è un passato) e sopratutto i lavori che danno le soddisfazioni più profonde sono quelli che implicano maggior sacrificio. Non potete immaginare come mi sento io dopo un servizio in cucina ora, dopo anni di fatiche: decisamente stanco fisicamente, ma sapere di aver gestito una cucina e parte della sala con pieno rispetto di tutti i tempi e la qualità dei piatti con tanto di personale che si congratula per il tuo operato e clienti che fanno i complimenti per ciò che hanno mangiato. Tutto ciò non ha alcun prezzo e penso che a volte il sacrificio fatto negli anni precedenti, sia valso davvero la pena. Dopotutto questo è uno di quei lavori che possono sempre tornare utili nella vita in qualunque luogo al mondo e che possono essere migliorati sempre.
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