Fondo pensionistico o....no?

12/09/2016

Fondo pensionistico o....no?

Come possiamo tutelarci per la vecchiaia?
L'altro giorno un mio caro amico mi ha chiesto se gli sia utile o meno sottoscrivere un fondo pensionistico privato. Quindi ho pensato di scrivere questo articolo perché magari molti di voi se lo staranno chiedendo, sopratutto se siete giovani e non vi fidate dell'attuale sistema pensionistico italiano. Spesso chi propone questi servizi (banche ed assicurazioni sopratutto) pensa, dopo al loro interesse, solo al tuo futuro molto lontano. Ma prima di arrivare al futuro molto lontano, dovremo vivere nel futuro non molto lontano e spesso ogni euro è necessario!


Cos'è un fondo pensionistico privato
Un fondo pensionistico privato non è altro che una specie di PAC (Piano di Accumulo Capitale) in qualche fondo di investimento che può far guadagnare più o meno un tasso di interesse abbastanza basso in quanto normalmente sono abbastanza garantiti e sicuri. La specifica della PAC, per chi non se ne intendesse, è prelevare mensilmente una somma decisa a priori dal proprio conto corrente per inserirla nel fondo di investimento avviato. In questo caso il proprio fondo pensionistico privato. Questo è molto utile per chi non vuole trovarsi scoperto durante la vecchiaia e la vuole vivere serenamente senza il dubbio di avere o meno la pensione.

Leggi anche: Come programmare le proprie spese

L'alternativa
Sfruttiamo i nostri risparmi per
 qualcosa di utile
L'alternativa è semplicemente quella di non tenere i soldi in un fondo pensionistico. Non dico necessariamente di tenerli in conto corrente ma bensì di investirli in qualche investimento tranquillo ma solido e sicuro che possa tranquillamente generare almeno lo stesso profitto di tenerli in un fondo pensionistico, cosa non difficile comunque.

La differenza
La differenza sta proprio nella possibilità di realizzare l'intera liquidità in qualunque momento. Facciamo un esempio molto semplice: iniziamo a lavorare e mettiamo da parte €200 ogni mese. In entrambe le alternative dopo 10 anni avremo accumulato €24000 oltre i relativi interessi. Nel caso fosse giunta l'ora di fare una famiglia e di conseguenza aprire un mutuo per un tetto, le due alternative iniziano a differenziarsi. Vi accompagnerò con un esempio dove premetto che per il calcolo, l'ho voluto testare per un abitazione dal costo di €150000, con un anticipo di €30000 e con la durata di 20 anni con tasso variabile. Non è detto che i finanziamenti vengano accettati, però qui di seguito riporto le due proposte fatte dalla stessa banca, in modo da avere equità di dati.

Leggi anche: Meglio affittare o acquistare la casa?

Con fondo pensionistico
Dobbiamo chiedere un finanziamento di €120000 e tralasciandovi tutti i calcoli del caso, la banca propone 570,00. Dopo 20 anni ci troveremo con aver pagato €136800 regalando quindi alla banca €16800 (se il tasso variabile rimane conveniente). Inoltre il nostro fondo pensionistico conterrà la bellezza di €72000 oltre gli interessi (bassi comunque). Un bel salvadanaio per la propria vecchiaia insomma!

Leggi anche: Viver senza pagare mutui

Senza fondo pensionistico
Come la vediamo ora noi la
pensione statale
Liberando il capitale investito, e non volendo considerare apposta i relativi interessi, possiamo ridurre la somma chiesta alla banca ad €96000. Alle stesse condizioni il mutuo ci costerà €451,50 al mese che si trasformerà in €108360 dopo 20 anni facendoci sborsare quindi alla banca €12360. In pratica abbiamo risparmiato quasi €4500 di interessi.
C'è una considerazione da fare però: se dopo i 20 anni di mutuo volessi far tornare il mio fondo di investimento alla cifra di €72000 come quello pensionistico dell'altro caso, oltre ai classici €200 mensili accantonati, dovremo accantonare altri €100 in modo da recuperare i €24000 sfruttati ad inizio mutuo. La rata mensile, virtualmente parlando, in questa condizione arriva a €551,50 e la differenza di quei €20 al mese in 20 anni strutturano la differenza dei €4500 trovata prima. Ed infatti questa è una tecnica utile per ridurre il tasso di interesse in modo "fai da te".

Una continuazione della seconda alternativa
Possiamo ridurre ancor di più gli interessi?
In realtà si. Premetto di aver nascosto diverse righe della tabella qui sopra, ma solo perché erano esattamente uguali alle precedenti e alle successive, per quello gli anni saltano e non sono continui. Diciamo che dopo 12 anni di mutuo, mettendo da parte 300 euro ogni mese (i 200 detti del fondo più i 100 per recuperare i 24000 iniziali) ci troveremo nella possibilità di chiuderlo anticipatamente! Togliendovi la noia di tutti i conti che ho effettuato con tassi di interesse ecc., significa che per avere i nostri 72000 accantonati dopo 20 anni dovremo inserire nei nostri fondi ben 750 euro al mese (200 del fondo, 100 per recuperare i 24000 usati inizialmente e 450 da mettere da parte in questi ultimi 8 anni) ma non verseremo più una rata mensile. Visto così non sembra un gran vantaggio ma il vero vantaggio sta proprio negli interessi da versare. Dopo 12 anni avremo regalato alla banca circa 10000 euro di interessi, purtroppo la maggior parte, ma saldando l'intero mutuo, riusciremo ancora a risparmiare altri 2000 euro di interessi. Con i 4500 detti all'inizio, il nostro maggiore risparmio si traduce in circa 6500 euro risparmiati, sempre lavorando con una specie di tasso di interesse "fai da te", perché i soldi accantonati negli ultimi 8 anni saranno reali, e non drogati con l'interesse da restituire alla banca.

Leggi anche: Creare degli obiettivi e mantenerli

Conclusioni
Ho voluto fare l'esempio del mutuo per la casa, ma in realtà qualsiasi accadimento o evento negativo nella vita può portare a delle necessità finanziarie che non abbiamo ma che, grazie al nostro risparmio, riusciamo a superare le difficoltà a testa alta. Qualcuno di voi potrebbe dirmi "Tutto questo per risparmiare 6500 euro nella vita?". Io dico si, l'importo potrebbe aumentare con mutui di maggior importo e sopratutto è una di quelle tecniche per risparmiare soldi che non costano alcun sacrificio rispetto al nostro standard di vita e perciò facilmente attuabile. Avere quei 6500 euro da parte in più, assieme a tutte le altre tecniche di risparmio che si possono attuare nella vita fanno si che ci possiamo trovare due scenari di vita da anziani abbastanza diversi secondo me. Inutile dire che se dovessi scegliere, preferirei che quei 6500 euro rimangano nel mio portafogli piuttosto che regalati alla banca.

Nessun commento:

Posta un commento