27/12/2021, Casa dei miei
Sei un trader o un investitore?
Fare soldi con il mercato |
Se sei alle prime armi nel mondo dei mercati finanziari, probabilmente non conosci la differenza tra un trader e un investitore. Entrambi spesso operano con gli stessi strumenti finanziari, come ad esempio azioni ed indici, ma la logica del loro utilizzo è completamente diversa. Oggi cercheremo di capire quale delle due tipologie ti raffigura maggiormente. Dopotutto solo se sappiamo chi siamo noi come persone potremo pensare di avvicinarci a questo mondo avendo un discreto successo.
La figura del trader
Il trader è colui che acquista e vende i propri titoli azionari, indici, obbligazioni, ETF e quant'altro nel breve periodo. Spesso apre e chiude le sue posizioni nella stessa giornata, anche più volte, per sfruttare i leggeri cambiamenti di mercato immediati. A volte invece mantiene una posizione anche per qualche settimana. Teoricamente rispetto all'investitore, che vedremo in seguito, potrebbe fare margini di guadagno davvero molto elevati sfruttando principalmente due azioni in più che gli sono permesse, un po' come avere due carte jolly in mano mentre si gioca a carte.
La leva finanziaria del trader
Scrivania di un trader |
La prima si chiama leva finanziaria e permette di moltiplicare la possibilità di guadagno in quanto si comprano dei titoli con un valore irrisorio. Ma più che comprare si tratta di un prestito come vedremo a breve. Viene usata spesso dai trader sopratutto quando operano in valute o in beni come oro, argento, petrolio e simili. Quando si fa questa operazione, vengono presi una quantità maggiore in possesso di qualcun'altro che al momento non sta effettuando alcuna operazione per poter marginare. Un esempio molto semplice è voler investire in un mercato in cui si acquista un titolo per 100€, noi però abbiamo solo 10€. Apriamo perciò una transazione come trader con leva. Quel titolo da 100€ qualcuno non lo starà utilizzando, probabilmente in possesso di un investitore. Poniamo ora che quel titolo raggiunga un apprezzamento di 10 punti, quindi ora magicamente per qualche motivo il titolo valga 110€. Chiudendo ora la posizione aperta grazie alla leva finanziaria, avremo guadagnato con 10€ di investimento altri 10€, quindi abbiamo marginato il 100%, valore elevatissimo nei mercati finanziari. Il rovescio della medaglia è nel caso in cui il titolo scenda a 90€. In questo caso, noi, avendo messo come "garanzia" quei 10€, li avremo persi tutti e non ci resterebbe più un quattrino. Infatti il nostro investimento più che un vero investimento, è una garanzia di poter riacquistare il titolo al vero proprietario nel caso in cui il titolo inizi a scendere. Per esempio, se avessimo investito 20€, con una perdita del titolo di 10 punti avremo ancora avuto 10€, mentre con un suo apprezzamento di 10 punti avremo sempre guadagnato 10€ come prima ma, avendoci investito il doppio, ora il nostro guadagno si sarebbe limitato al 50%, ovvero la metà. Bisogna iniziare ad entrare nella logica di questi meccanismi per capirli davvero. Ma al momento, per una prima infarinatura, questa spiegazione può andare più che bene.
Leggi anche: Guadagnare con i sondaggi online
La vendita allo scoperto del trader
Chi è un trader, opera anche con questo secondo metodo. Facciamo direttamente un esempio per capirlo subito tenendo presente che normalmente un titolo lo si acquista per poi venderlo sperando in un suo apprezzamento mentre in questo caso si verifica esattamente il contrario. Caio detiene un titolo che attualmente vale 100€. Senza che lui noti qualcosa di diverso, io lo vendo a Tizio proprio per 100€. Ora, Caio, sa di avere un titolo, ma nella realtà dei fatti noi lo abbiamo venduto allo scoperto, cioè senza averlo davvero, in quanto lo deteneva Caio. Saremo obbligati a riacquistarlo per Caio e di conseguenza se il valore scende, per esempio ad 80€ noi ne avremo guadagnato 20€. Infatti, l'ho prima venduto a 100€ e poi comprato per 80€. Chiaramente se il titolo iniziasse ad acquisire valore, subiremo una perdita perché dovremo riacquistare il titolo di Caio ad un prezzo più elevato di quanto lo abbiamo inizialmente venduto. Da aggiungere, che per entrambi questi metodi a disposizione del trader, Caio non ci vende o presta i titoli gratuitamente, normalmente dobbiamo pagare anche a lui un piccolo onere. Inoltre questi due metodi si possono chiaramente unire per cercare di fruttare al meglio le condizioni di mercato. Quindi si, esiste la vendita allo scoperto con leva finanziaria.
Attenzione ai trader dei giorni nostri
Grazie all'avvento di internet, dei pc e della tecnologia in generale oltre al fatto che nella nostra società deve essere tutto rapido e veloce, negli ultimi anni ha preso molto piede il voler diventare un trader, spesso perché in molti video o pagine web millantano guadagni ed uno stile di vita molto elevati seguendo un loro particolare segreto o procedura. Vorrei farvi notare che personalmente, se qualcuno conoscesse una tecnica infallibile per generare grandi guadagni in poco tempo, ne starei bene alla larga. Infatti dubito fortemente che lo venderebbe tramite corsi, guide o altro a qualcun'altro. Nel mondo della finanza, chi ha un vantaggio competitivo non lo dice mai a nessuno per poter ogni giorno fruttare il più possibile questo vantaggio. Pensate per esempio di conoscere solo voi dove si trova una gallina che fa sempre un solo uovo d'oro al giorno. Se la mostrate agli altri, poi pretenderanno anche gli altri una parte dell'uovo giornalmente e ad un certo punto, sarete così tanti a saperlo che ogni giorno riceveremo una parte infinitesimale di quell'uovo che equivale a.....nulla!
Se altre persone conoscono il nostro vantaggio competitivo, noi non avremo più l'uovo. Personalmente se avessi una tecnica per realizzare grossi guadagni con il trading, non lo venderei mai, non mi servirebbero i soldi delle vendite di corsi o libri o altro perché ne farei molti di più dal trading stesso. Le uniche persone a cui affiderei questo segreto sarebbero i miei figli quando avranno dimostrato la dovuta maturità, per poter sfruttare questo vantaggio competitivo anche in futuro. In poche parole, chi nel web dice di fare grossi guadagni, spesso è perché vi vuole vendere qualcosa. E il loro vero guadagno è vendendovi quel qualcosa.
Leggi anche: La gallina dalle uova d'oro
Investitore
Il toro: simbolo degli investitori |
L'investitore opera per periodi molto più lunghi del trader. La vera differenza sta che mentre il secondo cerca di speculare sui rialzi o ribassi che accadono in pochi istanti o settimane al massimo, l'investitore mantiene il proprio investimento per molti anni. L'approccio qui è più calmo e riflessivo. Un titolo lo si acquista dopo un'attenta analisi delle prospettive che in futuro potrà avere ed il suo calcolo intrinseco. E' normale che questo investimento non si controlli per giorni, settimane o mesi per fare il punto solo ogni tanto. Non ci sono tecniche particolari o altro, quando si ritiene il momento giusto, si acquista quella determinata azione, indice, ETF o qualsiasi altro strumento finanziario sia. Spesso l'investitore cerca di realizzare un piano di accumulo mensile o trimestrale (il cosiddetto PAC) per mediare le fluttuazioni del mercato nel breve termine e sfruttare gli interessi composti che in parole semplice significa che di anno in anno, non si guadagnerà solo dal capitale investito, ma anche dai precedenti interessi maturati.
Essere un trader/investitore
Spesso il luogo comune fa pensare che l'investitore ha milioni di euro, perciò deve fare scelte ponderate e riflessive, per poter salvaguardare meglio il proprio capitale e farlo crescere in sicurezza, mentre il trader, spesso è qualcuno partito dal nulla che prova questo metodo per arricchirsi in fretta ed alla peggio avrà perso qualche centinaio di euro. I luoghi comuni sono fatti per rimanere luoghi comuni a mio avviso ed anzi, vedo sempre più spesso persone che preferiscono avere due linee di investimento, a volte anche con due o più broker online. In uno tengono l'investimento più conservativo e sicuro, comportandosi di fatto in un investitore, nel secondo invece, come lo definisce un mio amico, vanno al "parco giochi", e cercano di essere dei trader sfruttando le fluttuazioni di mercato. Quindi si, molti sono entrambi ma bisogna stare attenti a non mescolare i due comportamenti. Un titolo acquistato da investitore, non si venderà mai anche se si deprezza perché chi l'ha acquistato sa, grazie all'attenta valutazione fatta precedentemente, che in futuro aumenterà di molto il suo valore. Ovviamente ad eccezione di stravolgimenti di mercato, come lo erano stati l'avvento della televisione sui giornali ed internet per molte altre realtà. Invece per esempio, un titolo acquistato per fare trading, quando ha raggiunto il proprio stop loss, ovvero la massima perdita che siamo disposti a subire, lo si dovrà vendere obbligatoriamente per poter procedere con trading migliori. Sarebbe infatti sbagliato pensare di tenerlo li finché non riacquisterà il suo valore, a vote ci vorranno anni. Questo sarebbe mescolare il trading con l'investimento e significa che chi opera, non ha le idee ben chiare su cosa sta facendo. Un titolo acquistato per trading è una scelta speculativa, non lo compro sapendo che poi lo potrei tenerlo in maniera conservativa.
Leggi anche: Guadagnare da disoccupato
La mia scelta
I primi anni ho operato come trader per poi, raggiunta una certa dimestichezza e maturità, diventare integralmente un investitore. Parliamoci chiaramente, nel periodo in cui ho fatto trading le cose andavano bene, seppur muovevo pochi soldi. Ho concluso alcuni anni raggiungendo un 50% annuo di profitti (ante tasse). Quindi non ho deciso di passare da trader ad investitore perché non ne avevo la stoffa, bensì, ho preferito cambiare per l'impegno temporale che mi dedicava. Fare trading e guadagnare fa piacere a tutti, ma dobbiamo ricordarci che si tratta di un'entrata attiva, un'attività lavorativa praticamente. Fare l'investitore invece, è una rendita passiva, proprio quello per cui sto puntando io. Ho studiato in circa quasi tre anni un metodo di investimento che mi occupa solo 30 minuti al mese, per cui potrei scrivere un post dedicato in futuro. Ma sopratutto, l'avermi studiato un metodo preciso, matematico ed oggettivo, mi ha permesso di eliminare un grosso problema che ho con gli strumenti finanziari e che forse hai anche te: l'emotività! Si, perché ho chiuso delle posizioni o acquistato di sbagliate per impulso del momento e questo non va bene. I miei errori più grossi, seppur ampiamente coperti dalle giuste operazioni fatte, sono stati realizzati proprio perché in campo ho fatto entrare l'emozione. L'italiano medio oserà rispondermi con frasi del tipo "Ma allora che divertimento c'è?" e se proprio te che stai leggendo ti sorge la stessa domanda, la mia risposta è con un'altra domanda: "Perché lo fai?". Si, perché io non faccio il trader o l'investitore per divertirmi, ma per guadagnarci. So che può sembrare cinica questa frase ma è la verità. Se lo affronti come un gioco significa che prendi la cosa con leggerezza e perciò non ti costringe ad impegnarti veramente ed essendo un gioco (d'azzardo) allora non ti preoccuperà di perdere tutto ciò che provi ad investire. Se invece lo fai per guadagnarci, studi molto più attentamente le varie carte che hai nella tua mano per giocare da vincente.
Leggi anche: Come ottenere un guadagno passivo?
Considerazioni
Probabilmente nel precedente paragrafo ho già fatto mezza considerazione in quanto le mani battevano direttamente sulla tastiera del pc e proseguivano da sole senza sosta.
L'obiettivo di questo post non è del farvi propendere a diventare trader o investitori bensì capire bene la differenza tra le due e capire sopratutto chi siamo noi, perché quando utilizziamo i nostri sudati soldi per acquistare o vendere titoli, dobbiamo aver bene chiaro in testa chi siamo per non fare errori banali e grossolani. Come per esempio l'essere convinti di che un titolo si apprezzerà ed investire tutto il proprio capitale con la leva finanziaria per poi ritrovarci con un titolo che scende ed aver perso tutto. La verità è che possiamo guadagnare con entrambe le due figure, la differenza sta sul come agiamo. Dobbiamo cercare di lasciare il più possibile fuori dai giochi le nostre emozioni, sempre, che sono certamente spesso complici dei nostri errori e, a tavolino, studiare il nostro metodo di investimento e seguirlo in maniera inflessibile. Anche se l'emozione vorrebbe portarci da qualche altra parte. Se in origine il nostro metodo lo avevamo studiato a mente fredda e lucida, perché ora non dovrebbe funzionare che stiamo ragionando guidati dalle emozioni? Questa è una domanda interessante che dovremo spesso chiederci. Personalmente, come scritto prima, ho impiegato oltre due anni per crearmi un metodo che mi soddisfi davvero, ma poi le emozioni non sono più entrate in gioco e mi sento molto più sicuro e sereno quando devo fare le mie operazioni finanziarie. Buone vacanze di Natale a tutti
Nessun commento:
Posta un commento