Perché investo solo su 2 indici

02/10/2023, Appartamento mio

Perché investo solo su 2 indici

I miei investimenti finanziari
Chi mi segue da un po', sa che sono un investitore. Un investitore un po' particolare. Investo migliaia di dollari al mese ma, come scopriremo oggi, solo in due indici. Perché? Inoltre, perché investo in dollari e non in euro? Perché non faccio trading? Queste ed altre risposte in merito ai miei investimenti, le potrai trovare in questo post. Spero possa esserti utile, non tanto per fare esattamente le mie stesse mosse, bensì per aiutarti a creare un'idea critica sul mondo degli investimenti finanziari.

Non vi spiegherò tutto
Esatto. In questo post non ti spiegherò tutto. In particolare non ti spiegherò quale sia la mia formula matematica personale relativa agli investimenti ne come faccio a risparmiare moltissimi soldi di tassazione. Sebbene nel prossimo paragrafo vedrete dove investo, il mio, non vuole essere per alcun motivo un consiglio di investimento. Ognuno deve prendere le proprie decisioni in base al rischio che vuole correre, l'ammontare del capitale investito ed una serie infinita di altri fattori. Questo è il mio modo di investire ed è totalmente personale.


In quali indici investo
In S&P500 e Nasdaq al 50% ciascuno. Innanzitutto mi correggo. Non investo indici, bensì investo in ETF, che si riferiscono a questi due indici. Ovviamente preferisco gli ETF che i reali indici per via di un grosso risparmio di costi di commissioni, mantenimento e così via. Detto questo, investo con questa mia preferenza per via della loro storicità, solidità e sicurezza che mi trasmettono nel futuro. Da segnalare che circa il 70% dei titoli contenuti nel Nasdaq si ritrovano pari pari anche nell'S&P500. Quest'ultimo ha una storicità osservabile molto più duratura del Nasdaq, anche se il Nasdaq negli ultimi decenni sta storicamente performando molto più dell'S&P500. Allora perché lo tengo nel mio portafogli se di fatto mi crea una zavorra? Semplicemente perché mi garantisce maggiore stabilità soprattutto nei periodi turbolenti (negativi) come questi ultimi due mesi appena conclusi. Come ho già scritto in passato, investo ogni mese nel mio PAC un importo a 4 cifre e ad oggi, dopo 16 mesi, inizio già a vedere fluttuazioni giornaliere di oltre 500€. Sia in caso positivo che in caso negativo. Se avessi investito solo nel Nasdaq questa fluttuazione potrebbe già essere doppia. Sapere di avere 1.000€ che ballano oggi sia in positivo che in negativo non è il grado di rischio che desidero correre. Mentalmente però mi andrà bene fra altri 16 mesi, quando di fatto il mio capitale investito sarà raddoppiato. Chiaramente perché la fluttuazione giornaliera in termini percentuali che possono avere gli indici è più o meno sempre quella, ma ragionerò con capitali molto più grandi. Quindi punto molto al Nasdaq, ma quando il mercato scende l'S&P mi aiuta a planare e non cadere in picchiata. Inoltre, gli U.S.A. non saranno in recessione di popolazione nei prossimi decenni come preventivato da noi in Europa, questo significa che le loro attività potranno essere garantite almeno come manodopera esistente. Come pensate sarà qui in Italia fra 20 anni quando molti lavoratori saranno in pensione ed anziani mentre ci saranno relativamente poche persone a lavorare? Ci sarà una grave carenza di personale in tutte le occupazioni e questo minerà moltissimi servizi che oggi diamo per scontati e presenti.


Perché non faccio trading
L'investitore guadagna più del trader
Un po' di tempo fa, pubblicai un articolo in cui spiegavo perché ho smesso di fare trading. A farla breve, è più costoso che fare l'investitore, due parole spesso fraintese ma con due significati molto diversi tra loro. Qui sotto riporto il link per vostra comodità. Un punto molto importante della questione è la percentuale di successo. Chi fa trading dall'80 al 95% dei casi perde soldi. Dipende da dove si va a prelevare questo dato. Il succo però non cambia, se fai trading è molto probabile perdere denaro e non riuscire quindi a fare soldi con i soldi, come spiegato anche in alcuni libri dedicati alla finanza personale. Investendo in quei due indici menzionati prima invece, mi permette di performare come il mercato. Il mercato, nel lungo periodo performa dall'8 al 12% medio annuo. Anche qui dipende sempre da dove si prendono questi dati statistici. A dire la verità, avevo fatto un paio di anni fa anche dei calcoli precisi dei miei calcoli, quando mi ero perfezionato la mia formula matematica, che tra l'altro, in qualsiasi condizione di mercato, è pensata per battere sistematicamente il mercato. Come detto più volte, non ve la dirò MAI, perché se anche tu conoscessi un modo per battere il mercato, non lo svenderesti con corsi a pagamento ad altri per crearti concorrenza per nulla. Ad ogni modo, dopo 5 anni di investimento, creare un PAC con questi due indici, ha realizzato mediamente un ritorno del 17% totali (3,4% medio annuo), con la mia formula ho alzato di poco arrivando a 18,4% totali (3,68% medio annuo). Dopo 10 anni però con i due indici, grazie sempre più alla magia dell'interesse composto, è salito al 37,3% totale  (quindi siamo arrivati al 3,73% medio annuo), mentre con la mia formula arrivo al 41,5% (4,15% medio annuo). Dopo 15 anni gli indici ti avranno fatto realizzare mediamente il 105% totali (7% medio annuo) mentre con la mia formula arriviamo al 175% (11,7% medio annuo). So che nei primi anni i profitti sembrano molto bassi, però bisogna considerare che il capitale non è tutto stato immesso all'inizio, ma avremo effettuato investimenti graduali con cadenza mensile, tra cui quelli effettuati proprio pochi mesi prima che faranno si di abbassare di molto tale media. Quindi, con un PAC per 15 anni potreste realizzare davvero mediamente il 7% annuo (nel mio caso va ancora meglio), attraversando mediamente anche due crisi finanziarie. Quindi non considerando il mercato solo quando va bene. Il punto è che questo 7%, seguendo il mercato, sarà facilmente tuo senza alcun sforzo. Siete ammaliati da quelli che raddoppiano in un anno il capitale? Solo molta fortuna, se chiedi se hanno una storicità di risultato reale, non esiste. Come scrivevo prima, se provi a metterti nei loro panni, se tu conoscessi come raddoppiare il capitale in pochissimo tempo, che senso avrebbe che tu sveleresti il tuo segreto a dei perfetti sconosciuti in cambio di qualche centinaia o migliaia di euro? Piuttosto se un sistema funziona bene per me, lo rendo 10 volte più grande. Investivo qualche centinaia di euro al mese. Ha funzionato? Si! Ho decuplicato l'investimento. Ho visto che guadagnavo da pochi appartamenti in affitto? Ne ho comprati molti di più! E così via.


Perché investo in dollari
Il dollaro comanda
Investo in dollari semplicemente perché è il conio sovrano quando si parla di VERE transazioni finanziarie. So che l'euro vuole farsi forte e che molti stati esteri tengono anche valute di Yuan o altro, però alla fine quando devono comprarle o venderle fanno ancora la conversione della valuta dai dollari. Insomma, in ogni caso, oggigiorno i dollari sono ancora la prima scelta nei mercati finanziari. Alcuni di voi che leggerete si potrebbero chiedere perché non andare in monete virtuali, per esempio i famosi bitcoin. Purtroppo le monete virtuali non si basano sull'economia reale di qualcosa come uno stato, ma il loro andamento è variabile solo da domanda e offerta, non garantendomi quindi una stabilità che invece cerco nei miei investimenti.


Considerazioni
Spero che con questo post, sia riuscito a spiegarvi perché investo in questo particolare modo. Ricordo che il mio non è per nulla un consiglio all'investimento, ma solo un raccontarvi le mie scelte finanziarie, per cercare di costruire in chi mi legge, una propria cultura finanziaria

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